Cosmic Latte è uno Studio di progettazione di architettura e di interni con un occhio privilegiato sui settori dell’housing, dell’hospitality e del retail. Il nostro punto di forza è l’aver unito differenti attitudini ed esperienze a livello internazionale a una grande dose di creatività, fattori fondamentali per una personale, non convenzionale cultura di progetto.

Ylenia
Cecchi

Ylenia Cecchi è nata a Firenze nel 1988. Architetto, predilige guardare il cosmo dal suo nucleo, gli interni. Arte e architettura si fondono in un’unica linfa creativa che dà forma alle idee. Le sue visioni “cosmiche” si trovano a metà strada tra la metafisica di De Chirico e la vita reale, intima di Hopper, portando al progetto d’interior una bellezza originale tutta da conoscere. Ylenia si serve dei colori per dare anima all’ambiente, che si disegna anche sulle passate esperienze nella dinamica e “propulsiva” Berlino. I viaggi tornano come bagaglio formativo che foraggia la ricerca di uno sviluppo stilistico e una diversa interpretazione del contemporaneo nell’ambito dell’interior design.

Arte e architettura in te trovano una casa comune.

Sono nata a Firenze, qui tutto è arte e architettura. L’arte, a ben vedere, è progettazione dello spazio, è movimento, è dare una forma alle emozioni. Penso alle visioni surreali di Ernst ma anche alla metafisica di De Chirico e subito dopo agli interni luminosi di Hopper. Ecco, la mia architettura nasce da queste suggestioni, dove l’onirico lascia il posto al reale per farsi comprensibile e funzionale alle varie esigenze.

Interni o esterni?

Interni, ma non è una regola fissa. Diciamo che negli interni mi posso sbizzarrire con i colori, di cui mi servo per dare enfasi agli ambienti. È la mia cifra e al tempo stesso un propulsore importante nel racconto architettonico e di interior contemporanei. Guardo al futuro, e anche se l’universo è Cosmic Latte, quindi tendente al chiaro, credo che ognuno debba disegnare un’orbita personale, lasciare segni ben visibili del proprio passaggio.

Dove hai maturato questa filosofia progettuale?

Devo molto a Berlino, una città laboratorio per arte, design e non solo. Sono sempre stata una creativa e qui, oltre al Bauhaus e al razionalismo, puoi davvero respirare il fermento di idee, dare una tua forma alla forma, vederla nella sua totalità. Così era per la Gestalt! Ogni viaggio è un bagaglio formativo che foraggia la ricerca di uno sviluppo stilistico e una diversa interpretazione del contemporaneo nell’ambito dell’interior design.